La vitamina D è fondamentale per il benessere dell’essere umano, soprattutto per tenere sano il nostro apparato scheletrico.

È, inoltre, alla base del buon funzionamento di muscoli, cuore, polmoni e cervello e, in più, aiuta il nostro organismo a contrastare le infezioni.

La luce solare è la fonte principale di vitamina D: grazie a essa il 7-deidrocolesterolo, già presente nel nostro corpo, può trasformarsi in colecalciferolo, meglio noto come vitamina D3.

Funzioni della vitamina D

Una volta sintetizzata, il nostro organismo trasforma la vitamina D in un ormone, chiamato anche calcitriolo, che:

• rinvigorisce e tiene in forma l’apparato scheletrico;

• è alla base della salute di muscoli, cuore, polmoni e cervello

• supporta il corpo a contrastare le infezioni.
  
  

I cibi nei quali troviamo la vitamina D

Pesci

Il salmone, lo sgombro, il pesce spada e le sardine sono ottime fonti di omega 3 (con azione antinfiammatoria ottimi per il cuore) e apportano anche buone dosi di vitamina D.

Solo il tonno contiene dosi di vitamina D inferiori, pur non perdendone molta lungo il corso della lavorazione che viene effettuata generalmente per quello in scatola.

Olio di fegato di merluzzo

L'olio di fegato di merluzzo è ricco di vitamina D, oltre a ottimi valori di vitamina A e di omega 3. Si tratta di una sostanza grassa, che quindi sostiene sia l'assorbimento della vitamina D sia quello della vitamina A, in quanto entrambe liposolubili.

Uova

I nutrizionisti affermano che sarebbe d’uopo assumere due uova intere per riuscire a ricavare un quantitativo rilevante di vitamina D, in quanto la si trova solo nel tuorlo.

È importante tener conto che le uova contengono anche grassi saturi e colesterolo, quindi è meglio non esagerare con la loro assunzione.

Fonti vegetali

I funghi sono tra le poche fonti vegetali di vitamina D, in quanto sintetizzano questa vitamina, lungo il loro corso vitale, con l’esposizione alla luce solare. Proprio per questa ragione, è fondamentale reperire sempre funghi selvatici e non da coltivazioni, che spesso avvengono al buio e abbassano il contenuto di vitamina D.

Recenti studi hanno evidenziato che vi è presenza di vitamina D anche nel cacao e nel cioccolato: le fave di cacao contengono l'ergosterolo, precursore della vitamina D2, e valori importanti di quest'ultima sono reperibili sia nella polvere e nel burro di cacao, sia in altri tipi di cioccolato.

Carenza e integrazione

In caso di carenza di vitamina D, si può andare incontro a malattie gravi, come il cancro al seno, al colon, alla prostata, oltre a diversi disturbi cardiaci, ma anche a depressione e incremento del peso.

Valori troppo bassi di questa vitamina, possono indebolire i denti e renderli più vulnerabili alle carie o, nei casi di grave carenza, può causare periodontite, ovvero l'infiammazione delle ossa che sostengono i denti che, quando non curata, può portare alla loro caduta.

In genere l’integrazione è bene che avvenga in modo naturale (con i cibi di cui sopra e l’esposizione solare), gli integratori di vitamina D, spesso in associazione ai supplementi di calcio, vengono generalmente prescritti alle donne nel periodo successivo alla menopausa come terapia preventiva contro l'osteoporosi.

Altre condizioni che possono portare all’assunzione di integratori di vitamina D sono: osteomalacia, rachitismo, ipocalcemia da ipoparatiroidismo, psoriasi, dolori e debolezze muscolari, oppure problemi ossei da insufficienza renale cronica.

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