La stasi venosa e linfatica rappresenta una condizione patologica caratterizzata rispettivamente da un'alterazione della circolazione sanguigna e del sistema linfatico.

Ma proseguiamo per gradi per comprendere a fondo questo disturbo.

Stasi venosa e stasi linfatica: di cosa stiamo parlando?

La stasi venosa consiste in un rallentamento del flusso sanguigno nelle vene, fenomeno che può predisporre allo sviluppo di disturbi come la trombosi venosa. Le cause di stasi venosa includono varici, immobilizzazione prolungata, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca destra, compressione dei tessuti, alterata viscosità del sangue e anemia falciforme.

La stasi linfatica, invece, si manifesta quando il sistema linfatico non è in grado di drenare adeguatamente la linfa, causando il ristagno di liquidi negli arti inferiori o in altre parti del corpo. Le cause possono includere compressioni (come quelle dovute a neoplasie), esiti di interventi chirurgici e infezioni parassitarie.

Se trascurate, entrambe le condizioni possono diventare croniche, compromettendo significativamente la qualità della vita.

Come si diagnosticano?

La diagnosi di stasi venosa e linfatica parte da una valutazione clinica approfondita eseguita da un medico specialista, come un flebologo o un linfologo, in genere dopo che si accusano sintomi come gonfiore, sensazione di pesantezza, dolore e alterazioni della pelle.

Per una diagnosi accurata, il medico può richiedere diversi esami strumentali, tra cui l'Eco-Color-Doppler, spesso utilizzato per valutare il flusso sanguigno nelle vene e identificare eventuali ostruzioni. La linfoscintigrafia viene invece impiegata per analizzare la salute del sistema linfatico e rilevare eventuali anomalie nel drenaggio della linfa.

Altri esami come la Risonanza Magnetica e la Tomografia Computerizzata possono fornire ulteriori dettagli sulla condizione dei vasi sanguigni e linfatici.

I diversi trattamenti

Il trattamento della stasi venosa e linfatica varia a seconda della gravità e delle cause che sono alla base del disturbo.

Per la stasi venosa, i trattamenti possono includere l'uso di calze a compressione graduata, che aiutano a migliorare il flusso sanguigno nelle gambe, e farmaci anticoagulanti per prevenire la formazione di coaguli. Nei casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere le varici o per bypassare eventuali vene ostruite.

La stasi linfatica, o linfedema, può essere trattata con tecniche di linfodrenaggio manuale, come il metodo Vodder, che aiuta a stimolare il drenaggio della linfa. La pressoterapia, che utilizza una pressione sequenziale per favorire il flusso linfatico, e la tecarterapia, che stimola il metabolismo cellulare e il drenaggio linfatico, sono altre valide opzioni terapeutiche. Nei casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico.

Oltre ai trattamenti fisici, è fondamentale adottare uno stile di vita sano: un nutrizionista può consigliare una dieta formulata ad hoc per supportare la funzione linfatica e venosa, mentre un fisioterapista può raccomandare esercizi specifici per migliorare la circolazione.

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