Tatuaggi: Perché evitare di farli in estate e come proteggere adeguatamente quelli esistenti durante l’esposizione al sole

17 lug 2018
Tatuaggi: Perché evitare di farli in estate  e come proteggere adeguatamente quelli esistenti durante l’esposizione al sole

Tatuaggi: Perché evitare di farli in estate e come proteggere adeguatamente quelli esistenti durante l’esposizione al sole

Per non dimenticare un’emozione, per dimostrare amore, per il suo significato, per non passare inosservati oppure semplicemente per puro vezzo, ci sono 1000 ragioni per farsi un tatuaggio.

Fino a non molti anni fa, i tatuaggi erano visti con sospetto, prerogativa di galeotti e criminali.

Beh, fortunatamente i tempi cambiano! Che piacciano o meno, i tattoos sono diventati “la normalità” dei nostri giorni.

E proprio durante questo periodo, può capitare che, insieme al nuovo costume di bagno, si voglia sfoggiare anche un nuovo tatuaggio.

La domanda che ci dovremmo porre prima di aggiungere inchiostro alla pelle è: va bene farlo d’estate?

Contrariamente a quello che si possa pensare, è possibile ma sconsigliato.

Il tatuaggio, infatti, non è altro che una ferita aperta e come tale deve essere trattata durante tutto il processo di guarigione, che dura circa 3-4 settimane, il tempo che impiega la pelle a rigenerarsi.

I pericoli maggiori derivano in primo luogo dall’esposizione solare, ma anche dal contatto della zona, con sudore, sabbia e quant’altro. 

Durante le prime settimane è assolutamente proibito esporre al sole il tatuaggio: il rischio non è solo che la pigmentazione cambi colore, rovinando irrimediabilmente il disegno appena fatto, ma soprattutto quello di contrarre infezioni.

Dopo l’esecuzione, infatti, così come si farebbe per una cicatrice, il tatuaggio andrà protetto, seguendo le procedure consigliate dal tatuatore, in genere con pomate antibiotiche, creme idratanti e utilizzando indumenti che lo riparino dal sole.

Proprio per questo motivo i dermatologi li sconsigliano durante l’estate, invitando a rimandare il “richiamo da inchiostro” alla stagione autunnale.

Ma i tatuaggi appena fatti, non sono gli unici a risentire degli effetti spiacevoli del sole, anche quelli più datati vanno protetti dai raggi ultravioletti, se si vuole che i colori restino belli e vivaci a lungo.

Ovviamente questo non significa che chi ha un tatuaggio deve rinunciare al piacere dell’abbronzatura, ma soltanto che dovrà prendere il sole con maggiore attenzione, adottando qualche accortezza, per evitarne il deterioramento precoce e lo scolorirsi dei dettagli.

Ecco alcuni consigli:

Applica sempre sulle zone tatuate (e non solo!) una protezione solare con minimo un SPF30 e rimetti la crema ogni 2 ore e dopo ogni bagno o doccia.

Per impedire un’esposizione prolungata diretta del tattoo, coprilo con indumenti leggeri in fibre naturali come il cotone, il lino oppure apponendo una garza, per un’ulteriore barriera protettiva.

Nonostante la probabile eccitazione nel voler mostrare un nuovo tatuaggio, aspetta almeno 1 mese prima di lasciarlo scoperto agli UV, per assicurarne prima una corretta guarigione.

Passato questo tempo è possibile prendere il sole, ma è consigliabile usare solari con fattori protettivi molto elevati come le creme SPF 100+.

In generale, lo staff della Farmacia del Corso consiglia di ascoltare sempre il proprio tatuatore di fiducia e, soprattutto, di affidarsi a studi competenti, che rispettino tutte le norme d’igiene previste dalla legge.


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