Psyllium, l'alleato dell'intestino
Lo psillio, noto anche come psyllium proviene dalla pianta del genere Plantago, i cui semi trovano impiego principalmente come fibra alimentare utile nel mitigare i sintomi di stitichezza e diarrea, oltre che come addensante alimentare.
Proprietà
Le mucillagini dello psillio, una volta a contatto con l'acqua, si trasformano in un gel emolliente dalla consistenza viscosa e densa che resiste alla digestione nell'intestino tenue e ha la capacità di attrarre liquidi nell'intestino, aumentando il volume e ammorbidendo le feci. In questo modo, stimola la peristalsi, facilitando così i movimenti intestinali e agevolando l'evacuazione.
È una sorta di lassativo naturale che normalizza il volume e la consistenza delle feci, risultando benefico nel caso di stipsi, anche ammorbidendo le feci e riducendo il dolore associato al loro passaggio, ideale in caso di emorroidi, ragadi anali o dopo interventi chirurgici.
Ha anche un marcato effetto prebiotico che favorisce la proliferazione di batteri benefici nell'intestino, migliorando le difese immunitarie, oltre alla sua azione ipoglicemizzante, ovvero che modula la risposta glicemica, riducendo insulina e zucchero nel sangue, influendo positivamente anche sulla gestione del colesterolo LDL e dei trigliceridi.
Controllo dell'appetito e benefici digestivi
Il tutto è legato anche alla sua capacità di ridurre l'assorbimento di zuccheri e grassi, ragion per cui viene spesso consigliato nelle diete ipocaloriche. In più, rallentando lo svuotamento dello stomaco, contribuisce a ridurre l'appetito e prolungare la sensazione di sazietà, acquisendo un potenziale ruolo anche nel controllo del peso.
Lenitivo per l'apparato digerente
Oltre a promuovere la regolarità intestinale, lo psillio offre un'azione lenitiva ed emolliente dell'apparato digerente: le mucillagini presenti nella buccia dei semi assorbono acqua, formando una massa gelatinosa che riveste la mucosa intestinale e riduce le eventuali irritazioni durante il passaggio del cibo attraverso il tratto gastrointestinale.
Effetti collaterali e controindicazioni
Se utilizzato correttamente, lo psillio di solito non causa effetti indesiderati, ma in alcuni soggetti sensibili si potrebbero manifestare reazioni allergiche come asma, rinite, orticaria o congiuntivite. È importante assumerlo con adeguati liquidi per evitare l'ostruzione intestinale, specialmente negli anziani, oltre a evitarne l'assunzione in caso di ipersensibilità accertata allo psillio, di occlusione intestinale, di patologie infiammatorie del tratto gastrointestinale e/o di diabete mellito.
A causa delle mucillagini, lo psillio può inoltre ridurre l'assorbimento intestinale di farmaci o altre sostanze somministrate prima o dopo l'assunzione dei semi, potenzialmente compromettendo la loro efficacia terapeutica.
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