Perché limitare alcuni cibi durante stati infiammatori o influenzali
Le nostre difese immunitarie si attivano quando l’organismo riconosce qualcosa che è estranea e dà il via a quei processi comunemente definiti “infiammazione” e che includono anche le influenze.
Stati infiammatori e alimentazione
Gli stati infiammatori sono pericolosi per il proprio benessere, soprattutto quando persistono a lungo, a volte anche perché molti alimenti che quotidianamente assumiamo possono corroborare tale infiammazione.
Se assunti con costanza, i cibi infiammatori mettono in pericolo le arterie, il cuore e il fegato. Ma quali sono questi alimenti? Vediamolo insieme
I cibi infiammatori
Buona parte dei piatti pronti contengono principi infiammatori, così come quelli industriali, in quanto ricchi di zuccheri, sale, grassi idrogenati, oli e alcool. Stesso discorso per bibite e carboidrati raffinati, oltre a carne rossa e carni trasformate, che sono annoverate tra gli alimenti più infiammatori.
Nello specifico:
- Il latte vaccino e i suoi derivati di matrice industriale, come i formaggi. Lo si può sostituire con il latte di pecora o il latte di capra, meno ricchi di caseina.
- Alcool tra i più infiammatori e dannosi per la salute e che spesso provocano infiammazione a livello epatico.
- Il sodio presente nel sale tradizionale è altamente infiammatorio. Ne sono ricchi i prodotti confezionati o trasformati.
- Le farine tipo 00 o 1, in generale quelle di frumento possono essere fonte di infiammazioni, specialmente quando parliamo di panificati industriali.
- Olio vegetale: ci sono oli trasformati come quello vegetale, di colza e di cartamo, dall’alto potenziale infiammatorio. Li si trova spesso in piatti pronti, creme spalmabili, dolci industriali. È semplice trovare alternative, dato che possono essere sostituiti dall'olio di cocco o l'olio extra-vergine d'oliva.
- Lo zucchero trasformato è presente in merendine, biscotti e snack zuccherati, bibite frizzanti e ai succhi di frutta. È meglio optare per dolci fatti in casa con ingredienti che conosciamo, o spremute e succhi di frutta senza zuccheri addizionati (ossia senza zuccheri oltre a quelli della frutta). Lo zucchero può essere sostituito con altri ingredienti dal potere dolcificante come sciroppo d'acero, sciroppo d'agave, miele, fruttosio o la stevia.
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