Orticaria gravidica, sintomi e come trattarla
L’orticaria gravidica è un disturbo molto comune, soprattutto a inizio gravidanza o nei mesi successivi e può manifestarsi per vari motivi: generalmente è dovuta al semplice stirarsi della pelle, ma vediamo insieme quali altri aspetti possono provocarla.
Un disturbo comune
Secondo alcuni dati, il prurito si presenta in una donna incinta su cinque, spesso nel terzo trimestre, e concerne spesso l'addome, soprattutto perché, come anticipato, la pelle si stira e tende a seccarsi.
Viene considerata, in buona parte dei casi, una condizione fisiologica e, a parte il fastidio, non dovrebbe portare altri problemi.
In casi rari, il prurito può essere sintomo di altre malattie e coinvolgere anche altre parti del corpo o causare eruzioni cutanee.
Cause
Quando non è conseguenza di una condizione fisiologica, il prurito in gravidanza può dipendere da alcune malattie specifiche, seppur rare, tra cui:
- Colestasi gravidica: una malattia del fegato che colpisce circa l'1-2% delle donne in gravidanza e che, se non curata, può provocare complicanze anche serie al nascituro. Il sintomo tipico è il prurito molto intenso che parte da mani e piedi, per poi interessare tutto il corpo.
- Eruzioni atopiche della gravidanza: forme di eczema con prurito che si presentano solitamente nel primo o secondo trimestre di gravidanza, in donne che hanno sofferto di dermatite atopica, anche se magari non ne soffrono più. Non comporta rischi per la gravidanza, la madre e il nascituro.
- PUPPP: tipo di orticaria molto rara che si presenta con la comparsa di placche e papule pruriginose su pancia, sedere e cosce. Solitamente, se si presenta, lo fa nelle prime gravidanze ma non durante le successive e non è pericolosa né per la mamma né per il nascituro.
Rimedi
Come in tutti i casi di disturbi che portano prurito, è fondamentale evitare di grattarsi, in quanto le microlesioni da sfregamento creano a loro volta prurito.
Valutare sempre se non si sia sviluppata un'intolleranza o allergia a qualche prodotto cosmetico che si sta utilizzando sulla pancia, come quelli utili per ridurre il rischio di smagliature. Lo si può fare sospendendone l’utilizzo per un periodo di tempo limitato e osservare se il prurito diminuisce.
Per donare sollievo, è possibile applicare creme idratanti ed emollienti e, sempre per alleviare il prurito e lenire la pelle, evitare detergenti troppo schiumogeni, che portano secchezza, preferendo prodotti più delicati.
È sempre bene evitare il contatto con abiti sintetici e preferire fibre naturali traspiranti.
Quando il prurito è sintomo di altre condizioni, dermatologiche o di altra natura, che possono dare origine a complicazioni ostetriche, è bene cercare un centro specializzato sia per la parte ostetrica che dermatologica. Se non se ne conoscesse uno, si può fare riferimento alla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) www.sigo.it per farsi consigliare il centro più vicino.
Se hai qualche dubbio oppure vuoi semplicemente approfondire l’argomento, contattaci. Il nostro team di esperti sarà felice di risponderti.
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