Oli essenziali in gravidanza, quali evitare?

29 mag 2023
Oli essenziali in gravidanza, quali evitare?

Oli essenziali in gravidanza, quali evitare?

L'utilizzo degli oli essenziali sta diventando sempre più diffuso: vengono impiegati per profumare detergenti fatti in casa, per la preparazione di prodotti cosmetici e per profumare l'ambiente. Tuttavia, è importante non sottovalutarli: si tratta di sostanze altamente concentrate che, se applicate sulla pelle o inalate, potrebbero provocare reazioni indesiderate.

Gli oli essenziali durante la gravidanza vanno ritenuti come veri e propri trattamenti che, utilizzati in massaggi o in altri rituali di bellezza, hanno la capacità di influenzare il sistema nervoso e le varie funzioni dell'organismo, offrendo sollievo da diversi disturbi e imperfezioni. È importante usarli con attenzione, soprattutto quando si è in attesa di un bambino.

Pertanto, durante la gravidanza, è fondamentale informarsi adeguatamente prima di utilizzare gli oli essenziali. È bene evitare di sperimentare autonomamente ed è meglio rivolgersi a esperti del settore prima di applicarli sulla pelle o utilizzarli in altri modi. Inoltre, alcune restrizioni potrebbero essere specifiche per determinati trimestri di gravidanza, pertanto è importante ottenere informazioni accurate in merito.

Quali oli evitare e quali vanno bene

Durante la gravidanza, è consigliabile evitare bagni o massaggi con i seguenti oli essenziali: basilico, calamo, canfora, cedro, achillea, chiodi di garofano, coriandolo, cumino, davana, ginepro, aneto, anice, cipresso, cisto, lavanda, spigo, maggiorana, mirra, noce moscata, origano, prezzemolo, regina dei prati, rosmarino, sabina, salvia, salvia sclarea, santolina, sedano, timo e verbena.

Tuttavia, parliamo di applicazione e di assunzione di tali principi, mentre possono essere utilizzati a basse concentrazioni nei diffusori per ambienti.

In commercio è possibile reperire degli oli essenziali che in gravidanza possono dare supporto anche contro alcuni piccoli disturbi, come nausee, malesseri, stress e ansia. Questi sono: camomilla, lavanda, zenzero, limone e incenso.

Prima di utilizzarli, ancora una volta, parlatene con un medico o uno specialista che possa consigliarvi, soprattutto se non siete pratiche.

Fare attenzione all'etichetta

La produzione di oli essenziali di qualità richiede specifici metodi di raccolta delle materie prime e tecniche di lavorazione, che influiscono inevitabilmente sul prezzo. Non è difficile trovare sul mercato prodotti economici, probabilmente adulterati o sintetici.

Poiché gli oli essenziali sono considerati veri e propri rimedi medicinali, è preferibile orientarsi verso quelli con etichette trasparenti che riportino, oltre al nome del produttore, informazioni utili come il nome della pianta, l'origine, le parti utilizzate per ottenere l'olio, il metodo di coltivazione (se possibile, biologico o biodinamico), il metodo di estrazione e l'anno di produzione.

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