Mani e piedi freddi, quali sono le cause e le patologie correlate
Ritrovarsi frequentemente con mani e piedi freddi è spesso ritenuto un episodio di poco conto, specialmente se si è sicuri di godere di ottime condizioni di salute: in questi casi, si tratta probabilmente di un fenomeno che non deve essere motivo di preoccupazione.
In alcuni casi, però, insieme alla sensazione di avere la pelle fredda al tatto, si nota un colore pallido, rosso o violaceo, e, in alcuni casi, sudorazione; la zona interessata può essere dolorante, sensibile al tatto e al movimento, presentare formicolii, o anche risultare gonfia e dura.
Le cause di mani e piedi freddi
Le cause di mani e piedi freddi, spesso correlate al clima rigido dell’inverno, sono attribuibili ad alterazioni relative al microcircolo ematico capillare. Il corretto funzionamento di questa rete di piccoli vasi sanguigni superficiali è essenziale per lo scambio di ossigeno e nutrienti, a sua volta indispensabile per combattere il freddo che induce vasocostrizione e che porta l’organismo a ridurre il diametro dei vasi sanguigni, al fine di concentrare il calore nei centri vitali del corpo.
La tiroide, che partecipa nelle funzioni di regolazione della temperatura corporea, può influenzare negativamente il fenomeno se non funziona correttamente: l’ipotiroidismo, per esempio, può causare un abbassamento della temperatura corporea, specialmente alle estremità del corpo.
Allo stesso tempo, anche il diabete, che può causare danni ai vasi sanguigni, può portare al "piede diabetico", influenzando la regolazione termica periferica, mentre la malattia di Raynaud, che indebolisce il sistema immunitario, induce vasocostrizione e altera la circolazione in mani e piedi.
Cosa fare in caso di mani e piedi freddi
Per ridurre l'incidenza di questa condizione, è consigliabile evitare di indossare indumenti e calzature strette, smettere di fumare (dato che la nicotina è un vasocostrittore) e adottare uno stile di vita attivo. L'assunzione di alcol va moderata, in quanto può generare una falsa sensazione di calore, senza migliorare la circolazione e, per chi pratica attività all'aperto, è essenziale coprire le estremità con tessuti come lana, pile o propilene.
Un'adeguata attività fisica regolare contribuisce a migliorare la circolazione periferica, specialmente se accostata a un’alimentazione volta a favorire la circolazione: cibi piccanti, ma anche la frutta e gli ortaggi, come arance, kiwi e carote, possono supportare il flusso sanguigno.
Parallelamente, l’assunzione di integratori o cibi ricchi di omega 3, niacina e ferro possono favorire la fluidità del sangue: più nello specifico, la niacina, nota anche come vitamina B3, è benefica anche per il sistema nervoso. L’idratazione interna, allo stesso tempo, è fondamentale per corroborare l’eliminazione delle tossine, riducendo il rischio di ipotermia durante i periodi freddi: ancor meglio se beviamo bevande calde, come le tisane depurative, che aiutano a eliminare le scorie e a mantenere un'idratazione adeguata, fornendo anche una profonda sensazione di calore.
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