Lipedema e linfedema, differenze e come riconoscerli
Il lipedema è una patologia che comporta un accumulo anomalo di tessuto adiposo, simmetrico e doloroso, che colpisce soprattutto le gambe e, in parte, le braccia, senza interessare mani e piedi. Il linfedema, invece, è un ristagno di linfa dovuto a un malfunzionamento del sistema linfatico: provoca gonfiore cronico e tende a coinvolgere un solo arto.
Come riconoscerli
Distinguere queste due condizioni non è semplice, perché entrambe si manifestano con un aumento di volume degli arti, tuttavia, ci sono differenze cliniche rilevanti che aiutano a identificare l’una o l’altra, soprattutto analizzando la distribuzione del gonfiore e i sintomi associati.
Come si presenta il lipedema
Il lipedema colpisce quasi esclusivamente le donne e si manifesta con un accumulo progressivo di grasso sottocutaneo dalle anche alle caviglie e, spesso, vengono coinvolte anche le braccia. La sua caratteristica principale è la simmetria: entrambe le gambe o le braccia sono colpite in modo uniforme e gli arti appaiono ingrossati “a colonna”.
Al contrario dell’obesità comune, il lipedema è accompagnato da dolore spontaneo o al tatto, facilità a sviluppare lividi anche per traumi lievi e sensazione di pesantezza. La pelle è morbida, con noduli adiposi palpabili e piccoli avvallamenti e, in stadi avanzati, l’accumulo di tessuto può compromettere la deambulazione.
Come si presenta il linfedema
Il linfedema è il risultato di un’ostruzione o di una compromissione del sistema linfatico, che provoca un ristagno di linfa nei tessuti e, nella maggior parte dei casi, interessa le gambe, ma può comparire anche nelle braccia, sul volto o sui genitali. A differenza del lipedema, tende a essere asimmetrico: un arto appare gonfio, mentre l’altro può essere normale o meno interessato dalla condizione.
Il gonfiore può essere lieve oppure così marcato da deformare l’arto, fino a condizioni gravi di elefantiasi. I sintomi tipici comprendono pelle tesa e lucida, difficoltà nei movimenti, ispessimento cutaneo e predisposizione a infezioni ricorrenti.
Non è una condizione nota come dolorosa, ma il paziente riferisce costante oppressione e tensione dovute all’edema.
Diagnosi e accertamenti
Un’accurata diagnosi differenziale è fondamentale, poiché lipedema e linfedema hanno evoluzioni e approcci terapeutici molto diversi.
La diagnosi del lipedema non dispone ancora di protocolli standardizzati: è clinica e richiede l’esperienza di uno specialista in grado di distinguerlo dall’obesità e dal linfedema. L’anamnesi familiare, la valutazione della simmetria e la presenza di dolore e lividi spontanei sono elementi chiave per riconoscerlo.
Il linfedema, invece, può essere identificato già con l’osservazione medica, ma spesso viene supportato da indagini strumentali, come la linfoscintigrafia, che permette di visualizzare il funzionamento del sistema linfatico e individuare zone di ristagno. Altri esami come risonanza magnetica, tomografia computerizzata ed eco-color-doppler aiutano a escludere altre cause di edema, come problemi cardiaci, renali o epatici.
Se hai bisogno di altri consigli, contattaci! Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

