Intolleranza al lattosio, sintomi e diagnosi

5 lug 2022
Intolleranza al lattosio, sintomi e diagnosi

Intolleranza al lattosio, sintomi e diagnosi

L’intolleranza al lattosio è generalmente conseguente al deficit nell’organismo della lattasi, ovvero di un gruppo di enzimi deputati alla digestione del latte: essi si occupano di separare il lattosio nei due zuccheri che lo compongono, ovvero il galattosio e il glucosio, rendendo l’alimento digeribile.

Quando intolleranti, l’assunzione di latte e latticini causa una reazione che viene definita “non allergica” e che porta a sintomi come gonfiore addominale, dolore e diarrea.

Intolleranza al lattosio: tipologie

L’intolleranza al lattosio è una condizione che può essere primaria, ma anche secondaria e transitoria.

Nel primo caso, è l’organismo a non produrre le lattasi a causa di un difetto genetico, che causa la comparsa dei sintomi già nella prima infanzia.

Nel secondo caso, i sintomi si presentano lungo il corso della vita e, spesso, è possibile provare ad assumere latte e latticini in piccole dosi, per poi incrementare gradualmente l’assunzione, per provare a corroborare la produzione di lattasi.

Diagnosi

In sostanza, quando si è intolleranti al lattosio, esso tende a restare nel corpo e a non essere né digerita, né metabolizzato.

L’esame diagnostico più comune per asserite con certezza che si è intolleranti al lattosio è il test del respiro o breath test: si tratta di un esame non invasivo che consta dell’analisi dell’aria espirata dal soggetto prima e dopo l’assunzione di lattosio.

Quando lo zucchero del latte non viene digerito e inizia a fermentare, si palesa una sovrapproduzione di idrogeno: quindi se il test rileva un livello eccessivo di questo gas nell’aria espirata, viene diagnosticata l’intolleranza.

Il test genetico, invece, può dare maggiori dati per quel che concerne l’origine o l’eventuale predisposizione genetica del disturbo.

I sintomi

L’intolleranza, chiaramente, è diagnosticabile anche analizzando i sintomi.

Quando il lattosio resta nel tratto intestinale, esso fermenta e porta a un aumento di liquidi nel colon e della produzione di gas, oltre a:

  • meteorismo e flatulenza;
  • gonfiore e dolori addominali;
  • diarrea;
  • stitichezza.

È possibile che si palesino anche nausea, mal di testa e spossatezza, e variano di intensità in base al grado di intolleranza dell’individuo.

Se vuoi approfondire l’argomento o hai qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

LASCIA QUI IL TUO COMMENTO