
Importanza della Vitamina D in Inverno
La vitamina D, nota come "vitamina del sole," è una sostanza cruciale per il benessere generale del corpo umano. Essa facilita l’assorbimento di calcio e fosforo nell’intestino, due minerali fondamentali per la mineralizzazione ossea, contribuendo a prevenire disturbi come l’osteoporosi. Inoltre, la vitamina D sostiene la funzionalità del sistema immunitario, regola l’equilibrio del calcio nel sangue e partecipa al corretto funzionamento del sistema nervoso e muscolare.
La vitamina del sole
La produzione naturale di vitamina D avviene principalmente attraverso l’esposizione solare: i raggi ultravioletti B (UVB) stimolano nella pelle la sintesi di vitamina D3, che viene poi attivata attraverso processi metabolici nel fegato e nei reni. Tuttavia, nei mesi invernali, quando le giornate sono più brevi e l’esposizione al sole limitata, la sintesi naturale può risultare insufficiente.
Sintomi di carenza
La carenza di vitamina D può manifestarsi con una varietà di sintomi che includono debolezza muscolare, dolori articolari, caduta dei capelli stanchezza persistente e maggiore suscettibilità alle infezioni. Nei bambini, una carenza severa può causare rachitismo, una condizione che compromette la corretta crescita delle ossa, mentre, negli adulti, può portare a osteomalacia, una patologia che indebolisce la struttura ossea, aumentando il rischio di fratture.
Inoltre, livelli insufficienti di vitamina D sono stati collegati a un aumento del rischio di malattie croniche, come patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e sindrome metabolica, oltre che di disturbi dell’umore, come la depressione.
In quali alimenti si trova la vitamina D
La vitamina D è presente in diversi alimenti, sebbene la quantità disponibile attraverso la dieta sia spesso limitata rispetto al fabbisogno giornaliero. Tra le fonti principali si annoverano:
- Pesce grasso: salmone, sgombro, aringhe e tonno rappresentano ottime riserve naturali di vitamina D.
- Tuorlo d’uovo.
- Funghi: se coltivati all’aperto, contengono buone quantità di vitamina D.
Per fortuna, oggi è possibile trovare anche alimenti fortificati in farmacia o in alcuni supermercati, come cereali per la colazione e bevande vegetali arricchite con vitamina D, che rappresentano un’opzione valida per integrarla nella propria dieta.
Integrazione
Quando l’apporto di vitamina D attraverso la dieta e l’esposizione solare non è sufficiente, l’integrazione può rappresentare una soluzione efficace. Gli integratori, disponibili in diverse forme come capsule, compresse o gocce, contengono prevalentemente vitamina D3 (colecalciferolo), che risulta più facilmente assorbibile rispetto alla vitamina D2 (ergocalciferolo).
Prima di iniziare un’integrazione, è fondamentale consultare un medico, poiché il dosaggio varia in base all’età, allo stato di salute e ai livelli ematici di vitamina D. In quanto professionisti della salute, ci teniamo a ricordare che un’assunzione eccessiva potrebbe infatti causare effetti collaterali, come l’ipercalcemia, ossia un eccesso di calcio nel sangue, con conseguenti danni ai reni e ai tessuti molli.
Se vuoi approfondire l’argomento oppure porre qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

