Dermatite erpetiforme, campanello d'allarme per una diagnosi precoce di celiachia

20 apr 2022
Dermatite erpetiforme, campanello d'allarme per una diagnosi precoce di celiachia

Dermatite erpetiforme, campanello d'allarme per una diagnosi precoce di celiachia

La dermatite erpetiforme è un disturbo che porta a prurito e fa parte delle malattie croniche, autoimmuni, che causano eruzioni cutanee, oltre a essere spesso associata alla celiachia.

Quasi tutti i pazienti afflitti da dermatite erpetiforme soffrono anche di celiachia ma non vale anche l’inverso, ovvero non tutte le persone celiache soffrono di questo tipo di dermatite. La celiachia, in gran parte dei casi è asintomatica e la dermatite erpetiforme si sviluppa nel 15-25% delle persone che ne soffrono.

I sintomi della dermatite erpetiforme

Il disturbo può presentarsi in maniera acuta o graduale. Capita spesso che si palesino vescicole, papule e lesioni orticarioidi in maniera simmetrica su gomiti e ginocchia, e all’altezza del sacro, delle natiche e dell'occipite. Portano a prurito intenso e rendono la cute più fragile, oltre al fatto che possono presentarsi anche lesioni orali.

Come diagnosticarla?

La diagnosi di dermatite erpetiforme si effettua attraverso la biopsia cutanea e l'immunofluorescenza diretta sulla pelle lesionata e sulle aree cutanee limitrofe alla lesione. Tali esami sono volti a individuare la deposizione granulare di IgA sulle creste papillari del derma.

Inoltre, buona parte dei pazienti che soffrono di dermatite erpetiforme devono eseguire gli esami per la celiachia, in quanto i marcatori sierologici che si individuano con essi possono aiutare a confermare la diagnosi e supportare la supervisone dell’andamento del disturbo.

Rimedi

Per tenere alla larga l'insorgenza delle manifestazioni della dermatite erpetiforme (e in caso di celiachia) è fondamentale adottare un’alimentazione ben elaborata, che dovrà essere totalmente priva di alimenti contenenti glutine. Si tratta dell'unico trattamento possibile, che riesce a limitare al massimo i fattori scatenanti.

Quando tale regime dietetico non è sufficiente, su indicazione del proprio medico, è possibile rifarsi all’assunzione di farmaci specifici, al fine di contrastare i sintomi della malattia. A tal fine, i principi attivi generalmente prescritti sono il dapsone (terapia preferenziale) e la sulfapiridina (cura alternativa di efficacia inferiore).

Solitamente, tali farmaci agiscono molto velocemente e, in gran parte dei casi, la sintomatologia si allevia o risolve in pochi giorni di cura.

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