Ciclo mestruale doloroso: quando preoccuparsi
Osservare il proprio ciclo mestruale può dare una mano a capire quando qualche meccanismo nel nostro corpo è alterato: è sempre bene conoscersi e sapere quanto dura il tempo di ovulazione, identificare i cambiamenti, come un ciclo saltato, un particolare dolore o un sanguinamento mestruale diverso.
Anche se le irregolarità del ciclo mestruale generalmente non sono gravi, a volte possono avere alla base dei problemi di salute: vediamo insieme quali sono i segnali che devono portarci a eseguire i giusti controlli.
Quando il ciclo è doloroso
Il dolore che va dall’ombelico in giù (dismenorrea) che ogni donna avverte durante i giorni del ciclo mestruale è spesso fisiologico, ma quando diventa così forte da impedire lo svolgimento delle attività quotidiane, è meglio non sottovalutare o minimizzare questo sintomo.
Potrebbe trattarsi di utero retroverso che rende più difficoltosa e dolorosa la fuoriuscita del sangue mestruale, oppure di fibromi uterini o endometriosi. Con un’attenta visita ginecologica si può individuare la strategia terapeutica più adatta e, quando si crede che i dolori siano attribuibili ad altre condizioni, è possibile effettuare accertamenti mirati, come l’ecografia transvaginale o addominale.
Quando il ciclo è molto abbondante
Si definisce ciclo abbondante quando la perdita mestruale va oltre gli 80 ml di sangue per ciclo, quindi circa 16-20 tamponi per ciclo, oppure se il ciclo mestruale va oltre i 7 giorni e si palesano coaguli.
In questi casi è necessario consultare il ginecologo per controllare sia l’effetto di tale condizione sui livelli di ferro nel sangue, sia eventuali patologie che possono portare a ciclo abbondante.
Quando si è giovani, le alterazioni ormonali causano squilibri tra estrogeni e progesterone, mentre cicli abbondanti possono anche portare a una riduzione di ferritina (la riserva di ferro), transferrina (la quantità di ferro trasportato dentro le cellule), sideremia (il ferro presente nel sangue) ed emoglobina, che trasporta l’ossigeno in tutti i tessuti. A causa dei cicli abbondanti, si potrebbe andare incontro anche ad anemia sideropenica, a causa della quale i globuli rossi che trasportano tutti i nutrienti in ogni organo diventano più piccoli e diminuiscono in numero.
Le donne adulte, invece, potrebbero avere una tendenza a cicli mestruali più abbondanti causati non solo da disfunzioni ormonali, ma anche da fibromi uterini, polipi, iperplasie dell’endometrio. In tali condizioni, oltre all’esame del sangue per rilevare i livelli di sideremia, ferritina, transferrina, emocromo, è essenziale anche un pap test per escludere la presenza di polipi cervicali, o lesioni più gravi del collo dell’utero causate da Papillomavirus (HPV).
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