Celiachia: patologia sempre più diffusa, quali sono i sintomi e le indagini da effettuare
Sempre più persone ne soffrono in tutto il mondo e un italiano su 100 ne è affetto. Stiamo parlando della celiachia, che contrariamente a quanto si creda, non è un’allergia e nemmeno una semplice intolleranza, ma una vera e propria malattia dell’apparato digerente che danneggia l’intestino tenue, interferendo con l’assorbimento dei principi nutritivi degli alimenti.
La celiachia è legata ad una risposta immunologica alterata alle proteine di avena, frumento, farro, orzo, segale, kamut e malto: il glutine.
In questo caso, a differenza delle allergie, il sistema immunitario non produce gli IGE, che scatenano appunto la reazione allergica, ma mette in allerta quelli di classe IGA, ogni volta che entra in contatto con il glutine.
Questi particolari anticorpi agiscono contro l’enzima trans-glutaminasi bloccandone l’attività, provocando di conseguenza la distruzione, da parte della proteina, della muscosa e dei villi intestinali, dando origine ad un disturbo cronico.
Quando le persone predisposte assumono cibi contenente glutine, si manifestano i tipici sintomi che interessano il tratto gastrointestinale:
• Dolore e gonfiore addominale
• Vomito
• Diarrea
• Feci chiare, oleose e maleodoranti
• Dimagrimento
Se non trattata adeguatamente può comportare diverse disfunzioni come anemia, malnutrizione, stanchezza cronica, carenze di energia e rallentamento della crescita, in età pediatrica.
Proprio per la natura dei suoi sintomi, la celiachia spesso può essere confusa con altre patologie e non sempre è facile arrivarne ad una diagnosi, infatti si stima che 5 celiaci su 6 restano in genere, non riconosciuti.
Qualora si sospettasse di esserne affetti, si dovrà procedere effettuando delle analisi del sangue, per valutare la presenza di anticorpi specifici anti-transglutaminasi.
Se il loro valore è superiore alla norma, si avranno oltre il 95 % di probabilità di soffrire di celiachia.
A questo punto, il gastroenterologo prescriverà ulteriori esami e, negli adulti, una gastroscopia con biopsia duodenale, l’unico test che consente di avere una diagnosi certa.
Si effettua tramite l’inserimento di una lunga e sottile sonda flessibile che, dalla cavità orale, viene fatta scendere lungo l’esofago fino allo stomaco e al primo tratto d’intestino, dove verrà prelevata una piccolissima porzioni di tessuto, successivamente analizzata in laboratorio, per valutare l’entità del danno alle mucose.
Come curare la celiachia?
Al momento non esiste una terapia mirata. L’unica strada possibile per bloccare il processo infiammatorio è escludere completamente dalla propria dieta tutti gli alimenti a base di glutine.
Non solo i classici prodotti da forno, come pane, pasta, biscotti, pizza, ma anche condimenti, farmaci o integratori, che lo contengano anche in minima traccia.
Fortunatamente, però, al giorno d’oggi, grazie alle frequenti campagne di sensibilizzazione e l’incidenza sempre più diffusa della malattia, esistono in commercio prodotti realizzati appositamente “gluten-freee”, con riso, mais, granoturco, grano saraceno, quinoa, amaranto ed altri cereali, che possono garantire un’alimentazione pressoché normale e per nulla penalizzata, anche ai celiaci.
Hai dubbi o domande riguardo alla celiachia? Contattaci… lo staff della Farmacia Del Corso è a tua disposizione!