
Autopalpazione al seno: un gesto semplice per il tuo benessere
Il mese di ottobre è riconosciuto a livello internazionale come il periodo dedicato alla sensibilizzazione sul tumore al seno. In queste settimane l’attenzione è rivolta soprattutto all’importanza della prevenzione, che passa attraverso controlli regolari, esami strumentali e piccoli gesti quotidiani.
Tra questi, l’autopalpazione rappresenta uno strumento immediato e semplice che ogni donna può praticare su sé stessa per prendere maggiore consapevolezza del proprio corpo e segnalare al medico eventuali cambiamenti sospetti.
Autopalpazione: come eseguirla
L’autopalpazione consiste in un’osservazione e in una valutazione tattile del seno, utile a riconoscere eventuali cambiamenti nel tempo: si esegue in pochi minuti, preferibilmente in una stanza ben illuminata davanti a uno specchio.
La prima fase è l’osservazione: occorre guardare il seno con le braccia lungo i fianchi, successivamente poggiate sui fianchi e infine sollevate verso l’alto. Queste posizioni permettono di mettere in evidenza eventuali asimmetrie o cambiamenti di forma e, sebbene sia normale che le due mammelle non siano perfettamente identiche, è importante prestare attenzione a segni come retrazioni della pelle, gonfiori insoliti, variazioni dei capezzoli o alterazioni del profilo.
La seconda fase è la palpazione vera e propria: con la mano opposta al seno che si vuole esaminare, mantenendo il braccio piegato dietro la testa, si effettua una leggera pressione circolare con i polpastrelli, partendo dal bordo esterno della mammella fino al capezzolo. Il movimento deve essere metodico, coprendo tutti i quadranti della mammella e includendo anche l’area ascellare. Infine, va compresso delicatamente il capezzolo per verificare la presenza di secrezioni anomale.
Il momento migliore per eseguire l’autopalpazione è tra il secondo e il settimo giorno dopo la fine delle mestruazioni, quando il seno risulta meno teso e più facilmente esaminabile. Nelle donne in menopausa o in gravidanza, l’esame può essere praticato in qualsiasi periodo del mese, scegliendo sempre una data fissa per mantenere regolarità.
L’autopalpazione, se vissuta come un gesto di attenzione e conoscenza del proprio corpo, diventa un alleato prezioso per affrontare con maggiore serenità la prevenzione e vivere consapevolmente il proprio benessere femminile. Se eseguita ogni mese a partire dai 20 anni, aiuta a conoscere meglio la propria conformazione mammaria e a individuare cambiamenti sospetti da riferire al medico.
Prevenzione femminile: come vivere serene
L’autopalpazione è solo un tassello della prevenzione femminile, dato che non si può fare a meno di controlli periodici, come la visita senologica, l’ecografia mammaria e, dopo i 40 anni, la mammografia, esami che permettono di identificare noduli o alterazioni non percepibili al tatto.
Nella prevenzione, rientra anche lo stile di vita: evitare il fumo e il consumo eccessivo di alcolici, seguire un’alimentazione ricca di frutta, verdura e cereali integrali e mantenere un peso corporeo adeguato sono abitudini che contribuiscono a ridurre i fattori di rischio.
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