Alimentazione Bio
Anche se molti non ci fanno troppo caso, oppure credono che il promuovere la filiera biologica del cibo non sia così importante, la realtà è che se tutti scegliessimo questo tipo di alimenti, vivremmo meglio in senso ampio.
I cibi Bio donano tanti benefici all’organismo umano e sono, di base, quelli di stagione, che non sono stati trattati con sostanze chimiche (quali i veleni per gli insetti e i parassiti delle piante) e le cui piante sono cresciute nel totale rispetto della natura.
Oggi, per fortuna, è ancora molto semplice reperire questo tipo di prodotti nella filiera agroalimentare: sono ancora molti gli agricoltori che vendono i prodotti della terra nei pressi dei loro campi, che sono sicuramente più salutari (anche solo perché raccolti da meno tempo) rispetto a quegli alimenti che vengono raccolti, per poi essere lavati e puliti da una seconda azienda, messi in un contenitore o una pellicola di plastica in un altro stabilimento e, da quest’ultimo, attraverso una azienda trasportatrice, distribuiti in punti vendita distanti centinaia di chilometri da dove è cresciuta la pianta.
Tutto questo movimento, i trattamenti e il tempo che intercorre dalla raccolta al consumatore, inficia la freschezza e la qualità degli alimenti e anche la quantità, oltre che la qualità, dei loro principi nutritivi.
Un comportamento naturale
Assumere l’abitudine di reperire frutta e ortaggi nelle aree vicino casa, può fare tanto sia per noi che per l’ambiente, rispettando l’equilibrio degli usi alimentari che è fondamentale per mantenere un rapporto con il territorio, spesso indebolito da quella che è la produzione intensiva.
Scegliendo un’alimentazione bio si riducono inquinamento e sprechi, oltre che il consumo dei carburanti per il loro trasporto (e le emissioni di CO2), senza tener conto dell’inquinamento che generano gli imballaggi.
Benefici per la salute e per il portafoglio
Evitando tutti gli intermediari, il trasporto e l’imballaggio, oltre a favorire l’ecosostenibilità, si può avere accesso a un prodotto anche più economico. Evitando le intermediazioni e i trasporti si abbatte il prezzo, che in genere al consumatore finale viene a costare il 30% in più.
Optando per i prodotti di stagione e provenienti dal proprio territorio, inoltre, si mangiano alimenti a breve distanza di tempo dalla loro raccolta, nei quali sono ancora intatte le proprietà organolettiche e gli elementi nutritivi.
Viene inoltre garantita anche la sicurezza alimentare, dato che nella filiera lunga, diversi alimenti potrebbero provenire da paesi con normative igienico-sanitarie meno rigorose di quelle italiane e che non sono attenti all’utilizzo di veleni, portando a un maggiore rischio per la salute.
Un consumo responsabile deve iniziare dalla volontà di assumere cibi benefici per il proprio corpo e che quindi siano ricchi di principi utili, per poi arrivare all’attenzione all’ambiente e al portafogli.
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