Myo inositolo, cos'è e quali funzioni svolge
In questo articolo eseguiremo una panoramica dettagliata sul myo-inositolo, analizzando cos’è e quali sono i suoi benefici. Quando si parla di myo-inositolo ci si riferisce a un composto chimico che si trova in gran parte degli esseri viventi, più nello specifico, nei tessuti animali, soprattutto cervello e muscoli, che ne sono ricchi. Alte dosi di myo-inositolo sono presenti nello sperma, nell’ovocita e nell’embrione nel corso delle prime fasi di sviluppo.
È presente anche nei vegetali: fagiolini verdi, piselli, asparagi, pere, ciliegie, mele, pomodori, lievito e carote. Nell’avena, nel granturco e nei cereali è solitamente presente come componente delle lecitine, sottoforma di acido fitico.
Cos’è e perché se ne parla
L’inositolo è un composto che appartiene alla famiglia delle vitamine del gruppo B e recentemente si è scoperto che viene prodotto in grande quantità anche nell’organismo, a partire dal D-glucosio.
Nell’ultimo trentennio ha destato un importante interesse da parte della comunità scientifica in quanto è stato riconosciuto come principio che si trova alla base dell’inositolo 3-fosfato, che opera in qualità di secondo messaggero in diversi sistemi cellulari.
Il MYO funge da base strutturale in tali processi, prendendo parte così a:
- la riproduzione e la fertilità;
- lo sviluppo e il funzionamento dei nervi periferici;
- l’osteogenesi;
- il metabolismo
Questa molecola naturale è molto importante dato che regola anche l’attività di diversi ormoni, come l’ormone-insulina, l’ormone stimolante della tiroide (TSH) e e l’ormone follicolo-stimolante (FSH).
Inositolo e Ovaio policistico
Grazie alle ricerche, un’alterazione del recettore dell’insulina è stata riconosciuta come principale causa della patofisiologia della sindrome dell’ovaio policistico, tra le più diffuse cause di infertilità che affligge più del 10% delle donne in età fertile.
Poiché il miglioramento dell’iperinsulinemia e dell’insulino-resistenza è tra gli scopi fondamentali della gestione di tale sindrome, sono stati introdotti nuovi approcci non farmacologici, tra cui la recente introduzione dell’inositolo nel trattamento dell’ovaio policistico, che si è dimostrata efficace e sicura nel combatterne gli effetti.
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