Ragadi

Cosa sono le ragadi

Le ragadi sono delle ulcerazioni e può riguardare diverse parti del corpo. Tipicamente le ragadi colpiscono gli orifizi, in particolare bocca e ano.

Ragadi anali

In quest'ultimo caso si parla di ragadi anali, ferite in genere di minima entità che sorgono durante la defacazione.

Durante la defecazione hanno luogo due fenomeni: contrattura muscolare e dilatazione del canale anale. Essi rendono difficile il processo di cicatrizzazione, soprattutto in presenza di feci dure e voluminose

Sintomi delle ragadi anali

Le ragadi anali comportano dolore durante l'evacuazione (può durare da pochi minuti a diverse ore) e sanguinamento.

Trattamento delle ragadi anali

Le ragadi anali sono dei piccoli tagli, ma che se trascurati possono diventare più grandi e più profondi esacerbando così i sintomi.

La causa principale delle ragadi anali è la stipsi unita agli sforzi compiuti durante l'evacuazione. Si tratta in ogni caso di un problema di lieve entità, risolvibile nell'arco di pochi giorni.

Sono consigliati semicupi, bagni della zona interessata dalle ragadi da effettuare con acqua calda ed eventualmente antisettici. Farmaci a base di lidocaina e e nifepidina sono indicati nel trattamento delle ragadi anali in quanto ad azione anestetica e rilassante della muscolatura liscia periferica.

Consigliata inoltre una dieta ricca di fibre per contrastare la stipsi ed agevolare il transito delle feci.

Ragadi al seno

Un'altra forma piuttosto comune di ragade sono le ragadi al seno. Si tratta di un problema che molte mamme sperimentano durante l'allattamento. Il trattamento prevede la messa in pratica di alcuni accorgimenti:

detergere le mani prima della poppata
utilizzare creme alla lanolina purificata
utilizzare paracapezzoli in silicone o argento
iniziare la poppata dal seno da cui si prova meno dolore in modo che la poppata dal secondo seno sia meno vigorosa
variare la posizione dell'allattamento
porre del latte materno sulle ferite
in accordo con il pediatra, utilizzare degli antidolorifici