Mal di schiena
Cos'è il mal di schiena
Il mal di schiena è un disturbo che colpisce, secondo le statistiche, 4 adulti su 5. Si tratta quindi di un problema che è molto probabile incrociare nel corso della vita. Si identifica in genere con dolori alla regione lombare (zona inferiore della colonna vertebrale) che può essere più o meno acuto.
Sintomi del mal di schiena
Il mal di schiena può essere accompagnato da un dolore acuto nel momento in cui si effettuano sforzi fisici particolari. Vero anche che i pazienti affetti da lombalgia occasionali non localizzano il dolore in un punto della schiena ben preciso. A volte il dolore può irradiarsi anche alle gambe, in questo caso si parla di sciatica.
Cause del mal di schiena
Il mal di schiena può derivare dalle cause più disparate. L'eziologia è molto vasta. Sforzi fisici particolarmente gravosi (ad esempio in soggetti che lavorano sollevando pesi o in sportivi che praticano determinate discipline come body building), obesità, fumo, stress, cattive posture, gravidanza, l'età (episodi di lombalgia possono verificarsi tra i 20 ed i 40 anni per poi essere più frequenti), possono essere fattori che incidono sul sorgere del disturbo.
Il mal di schiena cronico
Il mal di schiena può essere anche cronico. Si tratta di una forma di lombalgia che dura per più di tre mesi. Si differenzia dal mal di schiena acuto e sub cronico proprio a causa della durata. In particolare:
il mal di schiena acuto dura meno di un mese e mezzo e può caratterizzarsi attraverso il cosiddetto colpo della strega
il mal di schiena sub cronico dura da un mese e mezzo a tre mesi
il mal di schiena è considerato cronico, come detto, quando dura per più di 12 settimane.
Sintomi del mal di schiena cronico
Il mal di schiena cronico, oltre ai classici sintomi che si presentano con la lombalgia (dolore che può irradiarsi anche alle gambe), può causare insonnia o comunque difficoltà ad addormentarsi, depressione, ansia e in taluni casi può accompagnarsi a febbre.
Le cause del mal di schiena cronico possono essere patologiche (ernia del disco o del nucleo polposo, artriti (reattiva o psoriasica), spondilite anchilosante, stenosi spinale, frattura di una o più vertebre, infezioni come ascessi o osteomielitio) o non patologiche (obesità, tabagismo, gravidanza, postura scorretta)
Quando avvertire il medico?
Il mal di schiena non è in genere un disturbo preoccupante. Regredisce spontaneamente in massimo sei settimane (se supera questo periodo la lombalgia diventa sub cronica o cronica).
Allertare il medico è consigliabile nel momento in cui il dolore influisce sullo svolgimento delle normali attività quotidiane. Il ricorso ai farmaci come gli antidolorifici è da considerare solo sotto stretto consiglio medico.
Il mal di schiena può essere guarito attraverso alcune accortezze, come una corretta postura (ad esempio, evitare di assumere una posizione ingobbita) sia da fermo che in movimento o durante il sollevamento di pesi, una dieta equilibrata nel caso il soggetto sia in sovrappeso o obeso, l'eliminazione del fumo, l'adozione di fasce lombari, l'allontanamento di fonti di stress.